Benvenuti a Pietraroja, un piccolo borgo montano immerso nel cuore del Parco Regionale del Matese. Qui, dove la natura incontaminata incontra la storia, ogni pietra racconta un passato ricco di leggende, scoperte e tradizioni. Pietraroja è una destinazione autentica, ideale per chi desidera allontanarsi dai ritmi frenetici e vivere un’esperienza a misura d’uomo, tra paesaggi spettacolari, cultura locale e accoglienza genuina. Che siate appassionati di natura, archeologia, arte, gastronomia o semplicemente in cerca di un luogo da esplorare con lentezza, Pietraroja vi sorprenderà.
STORIA E TERRITORIO
Pietraroja affonda le sue radici in epoche remote. Il nome, che significa “pietra rossa”, richiama le rocce ferruginose che caratterizzano il territorio e ne raccontano la geologia
unica. Situato a 819 metri di altitudine, il borgo è incastonato tra le montagne del Matese, circondato da boschi, praterie e paesaggi mozzafiato. La sua posizione strategica ha favorito nei secoli insediamenti e scambi culturali, oggi testimoniati dalla ricchezza archeologica e paesaggistica dell’area. Abitata fin dall’antichità, Pietraroja ha visto la presenza dei Sanniti, dei Romani e, nei secoli successivi, di comunità contadine e pastorali che hanno modellato il territorio con conoscenze tramandate di generazione in generazione. Oggi, Pietraroja conserva intatto il suo patrimonio naturale e culturale, offrendo al visitatore un’immersione in un paesaggio autentico, dove la storia si intreccia con una straordinaria varietà geologica, faunistica e vegetale.
CENTRO STORICO
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Il centro storico di Pietraroja rappresenta uno degli esempi più autentici e integri di architettura montana dell’Appennino meridionale. Situato a oltre 800 metri di altitudine, conserva ancora oggi l’impianto urbanistico originario, con case in pietra locale, vicoli acciottolati e scorci panoramici che raccontano secoli di storia e di vita comunitaria. Camminare per le sue strade significa immergersi in una stratificazione di epoche e stili, dove le architetture rurali dialogano con chiese, fontane e piazzette, in un equilibrio armonico tra funzionalità e bellezza. Tra i luoghi di maggiore interesse si segnalano la Chiesa di San Nicola di Bari, edificio di culto principale del paese, e la Chiesa di Sant’Antonio Abate, situata poco fuori dal centro, entrambe testimonianza della profonda spiritualità e dell’identità religiosa della comunità. Da non perdere anche le antiche fontane in pietra, un tempo centro della vita quotidiana del borgo e oggi preziosi elementi di arredo urbano storico. Ogni edificio, ogni cortile e ogni gradone parlano di una comunità profondamente legata alla propria terra, alle proprie tradizioni e alla montagna.
ENTE GEOPALEONTOLOGICO
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Nel cuore dell’Appennino campano, Pietraroja custodisce un patrimonio geologico e paleontologico di rilevanza internazionale. A tutela e valorizzazione di questo sito unico è stato istituito nel 2017 l’Ente Geopaleontologico di Pietraroja, organismo pubblico che opera per la conservazione e la promozione del geosito, dei reperti fossili e del paesaggio naturale circostante.
Tra i ritrovamenti più straordinari si distingue Scipionyx samniticus, noto anche come “Ciro”: il primo dinosauro scoperto in Italia, celebre a livello mondiale per l’eccezionale stato di conservazione, che include organi interni e tessuti molli. Un reperto che ha rivoluzionato le conoscenze sulla paleontologia europea e ha reso Pietraroja una meta imprescindibile per studiosi e appassionati.

L’Ente promuove attività di ricerca scientifica, educazione ambientale, divulgazione culturale e sviluppo sostenibile del territorio, in collaborazione con università, istituzioni e realtà locali. Fulcro delle attività divulgative è il Museo Paleolab, uno spazio immersivo in cui il visitatore può esplorare la storia geologica del Matese e conoscere da vicino i fossili che hanno reso celebre il sito.
https://entegeopaleontologico.it/

Orari di Apertura:
Dal Lunedì al Venerdì, solo su prenotazione (gruppi min. 20 persone).
SABATO e DOMENICA: 10:00-12:30; 14:30-17:30
FESTIVI: 10:00-12:30; 15:00-17:30

Indirizzo: Via Civita, snc, 82030 Pietraroja (BN)
Telefono: 0824 868253
E-mail: paleolab.pietraroja@gmail.com
Cellulare: 327 6212722; 328 3187994
BELVEDERE PANORAMICO E CIVITA
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Per gli amanti del turismo escursionistico, dalla terrazza panoramica situata nei pressi del vecchio cimitero — un tempo cuore dell’antico abitato prima del terremoto
del 1688 — si apre una vista mozzafiato a 360°: dal Monte Mutria alla valle di Cusano Mutri, fino al Vesuvio nelle giornate più limpide. Durante la sosta è possibile osservare anche i resti dell’antico borgo, testimonianza della storia del territorio.

Un altro itinerario particolarmente suggestivo si snoda lungo i margini dell’altopiano calcareo della Civita, con partenza dal quartiere Castello. Il percorso, ideale per chi pratica trekking, conduce fino al Trabbucco, un affascinante inghiottitoio carsico incastonato in un paesaggio rupestre ricco di biodiversità. Questi sentieri, facilmente accessibili, permettono di vivere un’esperienza autentica a contatto con la natura e le peculiarità geologiche e paesaggistiche di Pietraroja.
FORRA DEL TIRRENO E SANTA CROCELLA
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A pochi chilometri da Pietraroja, in località Rave, si trova una spettacolare gola, modellata nel corso di millenni dall'azione erosiva del fiume Titerno. Da un comodo punto anoramico, facilmente raggiungibile, è possibile ammirare anche la suggestiva
grotta conosciuta come la Grotta dei Briganti. Proseguendo verso il valico di Santa Crocella, al confine tra Campania e Molise, si attraversano fitte faggete e si incontrano luoghi di grande interesse paesaggistico come Pesco Rosito, da cui si estraeva la pietra rossa che ha dato il nome al paese. Dalla sella di Santa Crocella, invece, partono sentieri escursionistici, adatti anche ai meno esperti, che conducono verso la cima del Monte Moschiaturo, da cui si apre un’ampia veduta sull’alto Sannio.
ESCURSIONE AL MONTE MUTRIA
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Il Monte Mutria è una delle mete escursionistiche più importanti del Matese, con itinerari adatti sia ad alpinisti esperti sia a camminatori appassionati. Il percorso più accessibile parte da Bocca della Selva, nei pressi del rifugio “I Tre Faggi”. Da lì, seguendo una comoda strada sterrata e un sentiero segnalato, si raggiunge la vetta centrale, da cui lo sguardo spazia sulla Campania e sul Molise.
ITINERARI LUNGO I TORRENTI TITERNO E TORBIDO
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Gli amanti del trekking fluviale possono esplorare gli alvei del Titerno e del suo affluente Torbido, immersi in una natura incontaminata. Il percorso lungo il Titerno parte dalla località Campusciàro, dove il fiume forma pozze naturali (ùrvi) come quella della Pénta e dell’Ursu.
Il torrente Torbido attraversa un suggestivo vallone nei pressi della frazione Potete, dove si possono osservare vecchi impianti idraulici legati all’antico mulino. Entrambi i percorsi offrono scenari selvaggi, ideali per chi cerca un contatto diretto con il paesaggio montano.
Tradizioni e cultura culinaria
La cultura di Pietraroja si conserva e si rinnova attraverso le sue feste, i saperi
artigiani e le pratiche comunitarie. Le celebrazioni religiose, i canti popolari, la
cucina basata su ingredienti del territorio e la lavorazione del formaggio pecorino rappresentano solo alcune delle espressioni vive di una comunità che sa custodire e tramandare. Tra le eccellenze gastronomiche, spicca il celebre prosciutto di Pietraroja, conosciuto per la sua lavorazione artigianale e il sapore unico, frutto di un microclima ideale e di antiche tecniche tramandate di generazione in generazione. La lunga stagionatura
naturale, favorita dall'altitudine e dalla purezza dell'aria, conferisce a questo prodotto caratteristiche organolettiche inconfondibili, rendendolo uno dei simboli più autentici della tradizione culinaria locale.
LA CUCINA
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La cucina tradizionale di Pietraroja affonda le sue radici in una cultura contadina autosufficiente, basata sulla produzione domestica degli alimenti e sulla sapiente conservazione delle materie prime. La maggior parte dei prodotti veniva coltivata, allevata e trasformata in famiglia: solo alcuni ingredienti, come l’olio d’oliva o il vino, erano acquistati da zone limitrofe.
Il pane era realizzato in casa con farine integrali e cotto in forni a legna presenti in ogni abitazione. Oltre al pane, si preparavano pizze rustiche, biscotti e dolci tipici delle festività. Il maiale, allevato con alimenti naturali, veniva macellato in inverno e utilizzato interamente: dalla carne si ricavavano salsicce, soppressate, prosciutti stagionati e pancetta, spesso conservati nella sugna.
Grande rilievo ha la produzione casearia, in particolare il formaggio di pecora stagionato, la ricotta fresca e i caciocavalli di latte vaccino. Alcuni formaggi, come il “càsu pùntecu”, raggiungono caratteristiche uniche grazie a processi naturali di fermentazione.
La tradizione della conservazione casalinga è ancora viva: pomodori in bottiglia, funghi sott’olio, zucche essiccate e liquori artigianali fanno parte del patrimonio gastronomico del borgo.
Numerose sono le ricette tramandate di generazione in generazione: piatti semplici ma saporiti come l’acquasale, le zuppe di legumi, le frittate pasquali, i rustici ripieni, le carni alla brace, le pizze contadine e i dolci tipici del Natale o del Carnevale.
A Pietraroja, il cibo è espressione di identità, memoria e paesaggio. Ogni piatto racconta una storia di resilienza, di stagionalità e di stretta relazione tra l’uomo e l’ambiente montano che lo circonda.

👉 Per approfondire, visita la sezione dedicata sul sito del Comune:

https://comune.pietraroja.bn.it/vivere-il-comune/enogastronomia/
La Prosciutteria Pietraroja
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L’idea di avviare un prosciuttificio nasce oltre venticinque anni fa, quando Emilio, durante una visita al primo punto vendita di Eataly, scopre con sorpresa che il prosciutto di Pietraroja figura come simbolo della Campania nella selezione dei prodotti tipici regionali italiani. Da quel momento, inizia un lungo percorso di ricerca storica che lo porta fino al XVIII secolo, rintracciando riferimenti al prosciutto sia nei costumi tradizionali femminili di Pietraroja che in documenti d’archivio, tra cui quelli del Duca di Laurenzana.

Il progetto prende forma anche grazie al coinvolgimento del figlio Lorenzo, che rientra per occuparsi della parte amministrativa e della comunicazione, e dello zio Antonio, responsabile dell’approvvigionamento delle materie prime. I locali vengono restaurati e costruiti utilizzando pietra e legno non trattato, nel cuore del borgo, rispettando l’architettura tradizionale e i metodi antichi di stagionatura del prosciutto.

L’esperienza offerta si sviluppa come un vero e proprio percorso sensoriale e culturale: dalla cantina di stagionatura, dove si illustrano le tecniche tradizionali e moderne di affinamento, si passa al museo al secondo piano, dedicato alla storia del prosciutto, alle tradizioni locali e alla cultura contadina, fino ad arrivare al terzo piano, dove si trova la sala di affumicatura, con una panoramica sulle antiche e attuali tecniche.

Il tour si conclude con una degustazione di piatti tipici preparati su una storica cucina economica. L’esperienza è disponibile su prenotazione, anche in diverse lingue, e si può acquistare direttamente in loco il prosciutto e altri prodotti locali.
Pro Loco Pietraroja
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L’Associazione culturale “Pro Loco Pietraroja” è stata fondata il 13 maggio 1975 con finalità di promozione sociale e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale, storico ed enogastronomico del territorio.

Promossa da un gruppo di giovani con il supporto del Sindaco Domenico Falcigno, il primo consiglio direttivo era composto da Nicola Iannicola (presidente) e altri 25 soci.
Negli anni ’70 e ’80, l’associazione ha organizzato numerose attività culturali e folkloristiche, come la Festa dell’Emigrante, sagre tradizionali (dei carrati e del prosciutto), la fondazione di un gruppo folk e la rappresentazione teatrale “La Passione di Gesù”. L’associazione fu guidata, nel tempo, da vari presidenti, tra cui Paolo Maria Bello e Giuliana Fadda.

Dopo un periodo di declino negli anni ’90, nel 1998 fu rilanciata su iniziativa del parroco Don Paolo Fappiano, con presidente Lorenzo Di Furia. Ripresero eventi come la “Sagra dei Prodotti Tipici Locali”. Dal 2004 tornò presidente Paolo Maria Bello e fu avviata la collaborazione con l’UNPLI. Seguono come presidenti Lucia Falcigno (2009–2012) e Angelo Pietro Torrillo (dal 2012).
Negli ultimi anni la Pro Loco ha promosso un'intensa attività sociale e culturale con manifestazioni, riti religiosi, eventi estivi, sagre, spettacoli, tornei, rivisitazioni storiche e pubblicazioni sulla cultura locale. Ha inoltre prodotto documentari e, dal 2007, è sede di progetti di Servizio Civile in collaborazione con l’UNPLI.

https://www.prolocopietraroja.it/


I Rampuni
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I Rampuni è un’azienda agricola a conduzione familiare situata nell’omonima contrada, nel cuore dell’Appennino campano, specializzata nella produzione di formaggi artigianali ottenuti dal latte di pecore di razza Bagnolese. La lavorazione avviene secondo metodi tradizionali e comprende pecorino, caciotte bianche, ricotta fresca e ricotta salata.

L’azienda nasce dal progetto condiviso di Antonio, che ha scelto di proseguire l’attività di famiglia dedicata all’allevamento di circa 400 capi, e di Cristina, che ha dato impulso alla trasformazione del latte in prodotti caseari. La produzione è affidata alla maestria di zio Michele, casaro di lunga esperienza. Nella stalla, Antonio lavora insieme al padre, seguendo con cura e passione ogni fase dell’allevamento.

Il nome “Rampuni” ha origine da una tradizione locale: nelle famiglie numerose della contrada, si era soliti mangiare tutti insieme dallo stesso pentolone — il vacile — usando le dita, chiamate in dialetto rampe.

Oltre alla produzione casearia, l’azienda guarda al futuro con nuovi progetti: l’apertura di un agriturismo e di un punto vendita diretta, per offrire un’autentica esperienza rurale tra natura, tradizione e sapori del territorio.
I formaggi sono già disponibili per l’acquisto contattando direttamente l’azienda.

📍 Scopri di più su Instagram: @irampuni



Prosciuttificio Bello
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Il Prosciuttificio Bello nasce dal profondo legame di Gianni con il territorio di Pietraroja e con la tradizione artigianale tramandata dal nonno. La sua bottega conserva ancora oggi l’impianto originario della casa di famiglia, con la cantina a vista al piano terra e la sala di stagionatura al piano superiore.

Dopo un periodo di formazione e lavoro nei salumifici del Nord Italia, Gianni ha scelto di tornare nel suo paese natale per dedicarsi alla produzione del prosciutto di Pietraroja, con l’obiettivo di valorizzare un’eccellenza locale attraverso un processo autentico e rispettoso dei ritmi naturali.

Alla base di tutto c’è una filosofia precisa: il tempo è l’ingrediente principale. La stagionatura avviene in modo naturale, mantenendo il dialogo costante tra l’ambiente interno e quello esterno, così che il prosciutto possa attraversare tutte le stagioni, sviluppando un profilo aromatico complesso e distintivo.

I prodotti del prosciuttificio sono acquistabili direttamente in sede. Su prenotazione è possibile effettuare la visita guidata del laboratorio e partecipare a degustazioni.
Caseificio Caselle
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Fondato nel 1997, il Caseificio Caselle nasce dalla passione di Michele, che ha iniziato la produzione casearia partendo da un solo quintale di latte. Oggi, grazie al lavoro condiviso con i figli Massimo ed Emilio, l’azienda lavora quotidianamente circa 70 quintali di latte, trasformati in formaggi freschi e stagionati di alta qualità.

Il prodotto simbolo è la caciotta di Pietraroja, affiancata da una ricca varietà di specialità casearie: mozzarella, stracciata con panna, formaggi stagionati e il caratteristico caciocchiato, una versione stagionata del caciocavallo.

Alla guida della parte organizzativa c’è Jessica, che racconta con entusiasmo l’evoluzione dell’azienda, cresciuta grazie alla forza dei legami familiari. Un secondo punto vendita è attivo a Cusano Mutri, gestito dalla cugina Tania e dalla suocera, per servire un’ampia clientela distribuita in tutta la provincia.
Oggi il caseificio coinvolge oltre 15 persone, unite dalla passione per un mestiere radicato nella tradizione e nella qualità. I prodotti sono acquistabili direttamente in azienda.

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Pastificio Aurum
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Il Pastificio Aurum nasce dalla passione e dalla determinazione di Rosa, che ha trasformato gli insegnamenti della madre in un progetto imprenditoriale capace di unire tradizione e innovazione. Fin da bambina, imparare a preparare i carrati – una pasta tipica del territorio – era considerato un sapere essenziale per ogni donna. Oggi, Rosa porta avanti quell’eredità culturale con lo stesso rispetto e con il desiderio di sperimentare nuove ricette.

Il nome Aurum richiama il colore del grano, l’“oro dei poveri”, e riflette il profondo legame del pastificio con il territorio. Ogni formato di pasta – tagliatelle, scialatielli, tagliolini, caserecce, fusilli, ravioli – è realizzato con cura artigianale e attenzione per la qualità.

Tra le ultime creazioni, spicca un raviolo ripieno di prosciutto di Pietraroja, un prodotto che rappresenta al meglio l’incontro tra storia gastronomica locale e visione contemporanea.
I prodotti del pastificio sono acquistabili direttamente in sede. È inoltre possibile partecipare, su prenotazione, a laboratori di pasta fatta a mano, per scoprire da vicino i gesti, gli strumenti e i segreti della tradizione.

📍 Scopri di più su Instagram: @aurum_pastificio

Pastificio Meglio
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Il Pastificio Meglio nasce dal desiderio di Michele di riscoprire le proprie radici e dare nuova vita alla tradizione di famiglia. Cresciuto con il ricordo della madre Lucia, rinomata nel vicinato per la sua abilità nel fare la pasta a mano, Michele lascia il lavoro nell’industria metalmeccanica e, dopo l’incontro con Silvia, decide di tornare nella sua terra d’origine.

Nella contrada Cerquelle, così chiamata per i boschi di querce che la circondano, recupera una vecchia stalla e la trasforma in un laboratorio artigianale dove prende forma il Pastificio Meglio. La pasta viene prodotta utilizzando grano Saragolla, coltivato nei campi locali, seguendo un processo che unisce sostenibilità e attenzione per le materie prime.

Tra le varietà proposte: tagliolini, pizzelle – simili alle tradizionali lagane – e soprattutto i carrati, pasta simbolo della cultura contadina locale. Un tempo considerati di buon auspicio durante il periodo della semina, i carrati venivano preparati per Natale e serviti con baccalà, o in versioni più semplici con olio, sale, pecorino e noci, a seconda delle possibilità delle famiglie.
I prodotti del pastificio sono disponibili per l'acquisto direttamente in azienda.

📍 Scopri di più su pastificiomeglio.it

Caseificio Marcantonio
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Il Caseificio Marcantonio è un’azienda a conduzione familiare giunta alla quinta generazione di allevatori e casari. Fondata nel solco della transumanza e della produzione condivisa tra pastori, l’azienda porta il nome di Giovanni Marcantonio, padre di Giuliano e storico allevatore della zona.

Oggi è Giuliano, casaro e custode della tradizione di famiglia, a guidare l’attività. Il processo di lavorazione segue ancora i metodi insegnati da genitori e nonni: viene utilizzato siero innesto naturale, per una fermentazione lenta e autentica. Il latte, munto due volte al giorno, viene trasformato immediatamente, garantendo freschezza e qualità.

Gli animali, vacche di razza Pezzata Rossa, pascolano libere all’aria aperta, a circa 1.000 metri di altitudine, in un ambiente montano ideale per il loro benessere. Il prodotto simbolo dell’azienda è il caciocavallo, affiancato da altre specialità come primo sale, scamorze, stracciata, fiordilatte, yogurt e formaggi stagionati.

Il caseificio guarda al futuro con un progetto di accoglienza rurale: visite guidate, laboratori e degustazioni per far conoscere da vicino il mondo dell’allevamento e della trasformazione del latte crudo.

I prodotti sono acquistabili direttamente in azienda.
Fratelli Colantone
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L’azienda agricola Fratelli Colantone è una realtà biologica a conduzione familiare, profondamente radicata nei principi del benessere animale e della sostenibilità ambientale. Fondata sulle conoscenze tramandate dalle generazioni precedenti, è oggi guidata dai fratelli Nicola e Giuseppe, che continuano a investire in un modello di allevamento etico e rispettoso della natura.

Pecore e vacche di razza Marchigiana pascolano libere negli ampi terreni aziendali, con vista panoramica sulle alture circostanti. Le stalle sono progettate per garantire il massimo comfort agli animali durante i mesi invernali, mentre per almeno sei mesi all’anno, le mandrie vivono all’aperto, in quota. L’alimentazione è naturale e l’azienda utilizza esclusivamente concimi organici.

Nel piccolo laboratorio caseario interno vengono prodotti pecorini stagionati e semi-stagionati, secondo metodi artigianali.

La nuova generazione è già coinvolta: Mara e Michele, quest’ultimo il più giovane dello staff, affiancano ogni giorno padre e zio con entusiasmo. Michele, cresciuto tra gli animali, conosce il nome di ogni mucca ed è appassionato del mestiere fin da bambino.

I prodotti del caseificio sono acquistabili direttamente in azienda.
Visite guidate disponibili su prenotazione.
Prosciuttificio Iannicola
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Da oltre quarant’anni, il Prosciuttificio Iannicola custodisce e tramanda un sapere artigianale fatto di gesti precisi, pazienza e passione. Nato dall’esperienza del nonno, che lavorava le carni utilizzando una pressa in legno di castagno costruita più di un secolo fa, il laboratorio conserva ancora oggi il carattere autentico delle origini. All’epoca, la carne salata veniva spesso scambiata in baratto con beni di prima necessità, segno di un'economia rurale fondata sulla fiducia e la comunità.

Oggi l’attività è portata avanti dai fratelli Nicola e Marianna Iannicola, eredi di una tradizione di famiglia fondata sulla qualità e sulla cura artigianale. La stagionatura dei prosciutti avviene in un ambiente unico: si accede alla sala salendo una scala stretta e passando attraverso una botola, da cui si apre una vista suggestiva sui prosciutti appesi al soffitto.

Il processo di salatura richiede un’attenzione costante all’umidità e alle temperature, ed è seguito con cura quotidiana. Dopo circa dodici mesi, i prosciutti sono pronti per la vendita, ma per chi cerca un gusto ancora più ricco e complesso, è disponibile una stagionatura speciale di due anni, riservata ai palati più esigenti.
Oltre al prosciutto, il laboratorio produce altre specialità locali: salsicce, capocollo, soppressata, salamino, pancetta e guanciale, tutti realizzati con metodi tradizionali.

I prodotti sono acquistabili direttamente in azienda.
OSPITALITÀ
Soggiornare a Pietraroja significa vivere un'esperienza autentica, immersi nella natura e nella tranquillità dell’Appennino campano. Il borgo offre un’accoglienza calorosa e genuina, ideale per chi cerca un soggiorno all’insegna del relax, della scoperta e del contatto diretto con il territorio.
Nel centro storico e nelle aree limitrofe si trovano strutture ricettive a conduzione familiare, come bed & breakfast, affittacamere e case vacanza, che valorizzano la semplicità e l’ospitalità tipica delle zone montane. Alcune sistemazioni sorgono in edifici storici ristrutturati, offrendo ambienti confortevoli e panorami incantevoli.

L’ospitalità locale è spesso legata alla promozione dei prodotti tipici: molte strutture propongono colazioni con formaggi, salumi, pane casereccio e dolci tradizionali, realizzati con materie prime del territorio.

Pietraroja è anche un ottimo punto di partenza per visitare il Parco Regionale del Matese, il geosito e il Paleolab, partecipare a escursioni naturalistiche o eventi culturali stagionali. Alcune strutture offrono pacchetti tematici, esperienze guidate o degustazioni su prenotazione.
Il Villaggio di Ciro
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Il Villaggio di Ciro accoglie i visitatori nel cuore del Massiccio del Matese, offrendo soggiorni autentici in uno dei borghi più suggestivi della Campania. Situato a pochi passi dal centro storico e immerso nella quiete della montagna, è la scelta ideale per chi cerca relax, natura e tradizioni locali. Nato di recente l’idea di Gianni è unire ospitalità diffusa e turismo esperienziale. Già attivi 14 posti letto distribuiti in tre case del centro storico a pochi passi l’una dall’altra, dotate di cucina, soggiorno e diverse tipologie di stanze da letto. Per gli ospiti sono disponibili attività in natura e tour enogastronomici nelle aziende locali. I pacchetti turistici promuovono soggiorni nel borgo e la scoperta del territorio attraverso escursioni a piedi o a cavallo, visite in aziende agricole, eventi locali. Alloggi Pet friendly. I servizi sono disponibili su prenotazione.

📍 Indirizzo

Corso IV Novembre, 4 – Pietraroja (BN), Italia


📞 Contatti
Tel. 329 156 4214
📧 Email: info@ilvillaggiodiciro.it

🌐 Pagina Facebook

facebook.com/ilvillaggiodiciro


💶 Fascia di prezzo
Media (€€)

🛏️ Servizi offerti

● Bed & Breakfast
● Affitti brevi e case vacanze
● Servizio di ospitalità personalizzata
● Posti a sedere all’aperto
● Prenotazione online disponibile
● Servizio in italiano e inglese
📣 Ideale per chi desidera esplorare il Parco del Matese, visitare il Geosito di Pietraroja e godere della cucina locale, Il Villaggio di Ciro unisce comfort, semplicità e attenzione all’ospite.
Casa Vacanze Venditto
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Situata all’interno del centro storico, Casa Vacanze Venditto è una comoda abitazione indipendente ideale per famiglie o piccoli gruppi in cerca di tranquillità, comfort e autenticità. Facilmente raggiungibile anche in auto, la casa offre spazi ampi e accoglienti in un contesto panoramico e silenzioso.

📍 Indirizzo:
Centro storico, Pietraroja (BN)

🌐 Prenotazioni: Vai alla scheda su Airbnb

🛌 Struttura

● 3 camere da letto (2 matrimoniali, 1 singola)
● 2 bagni completi con doccia/vasca, bidet, lavatrice e set di cortesia
● Cucina attrezzata con forno, frigorifero, macchina da caffè, utensili e barbecue
● Zona soggiorno con TV e camino
● Spazio lavoro dedicato, Wi-Fi gratuito
🌳 Spazi esterni e servizi

● Giardino privato recintato
● Vista panoramica su cortile, giardino e montagne
● Braciere e barbecue
● Parcheggio gratuito (in loco e in strada)
● Animali domestici ammessi
👨‍👩‍👧‍👦 Ideale per: famiglie, amanti della montagna, soggiorni rilassanti, escursioni nel Matese

📦 Extra: giochi da tavolo, culla per bambini, deposito bagagli, soggiorni a lungo termine

Un perfetto punto di partenza per esplorare Pietraroja, il geosito paleontologico e i sentieri del Parco del Matese.
RI_GENERA PIETRAROJA
È un progetto di rigenerazione territoriale: un laboratorio a cielo aperto, nato dal cuore profondo dell’Appennino campano, e un processo di riscoperta collettivo, fatto di incontri, gesti quotidiani e visioni che si sedimentano nel tempo.
Al centro ci sono le persone, non spettatori passivi, ma protagonisti attivi di un cambiamento che parte dal basso e parla alla collettività; custodi di saperi che scorrono tra mani e parole, capaci di innescare processi rigenerativi che riguardano la terra, le relazioni e il concetto stesso di abitabilità di un luogo
Ri_genera
Lo sviluppo sostenibile del paese tramite processi collaborativi.
L’idea è quella di lavorare con le comunità trasferendo competenze e co-progettando le azioni per permettere di creare una visione condivisa a lungo termine.

La strategia intende valorizzare:

la comunità locale, cuore pulsante di Pietraroja;
il massiccio del Matese, con i suoi prodotti unici, come il celebre prosciutto;
la tradizione degli allevamenti, in particolare quello ovino;
le aree boschive e le erbe spontanee, preziose per lo sviluppo sostenibile della bio-economia.


👉 Per approfondire, visita:
Questo Link
IN AUTO 🚗
Da Benevento: circa 45 km – SS87 direzione Campobasso, uscita per Morcone, poi seguire per Pietraroja.
Da Napoli: circa 90 km – A1 uscita Caianello, proseguire su SS85 e SP106 verso Cusano Mutri, poi seguire per Pietraroja.
Da Campobasso: circa 80 km – SS87 fino a Morcone, poi SP per Pietraroja.
IN TRENO🚄
Stazione più vicina: Stazione di Telese-Cerreto, servita da collegamenti ferroviari con Benevento e Napoli. Dalla stazione si prosegue in auto o con autobus locali fino a Pietraroja
IN AUTOBUS 🚌
Servizi di autobus regionali collegano Pietraroja ai centri vicini come Morcone, Guardiaregia e Benevento.
Per orari e fermate: consultare il sito del trasporto pubblico locale o contattare il Comune